8 marzo / 8 aprile 2017
Trame è il frutto dell’allestimento dei lavori di otto artiste già riunite per un omaggio a Simone Weil e alla sua opera Venezia Salva in una mostra precedente. Si tratta di Elisa Montessori, Sara Campesan, Mirella Bentivoglio, Gabriella Benedini, Maria Lai, Pinuccia Bernardoni, Marilena Sassi, Lidia Puglioli. Al Fondaco, nei due piani in cui si articola la mostra, sarà anche possibile sfogliare una collezione di libri della collana Artemisia della casa editrice Eidos, una collezione di libri d’arte dedicati alle opere di importanti artiste tra le quali le otto presenti in mostra e ancora Paola Levi Montalcini, Giosetta Fioroni, Bice Lazzari, solo per citarne alcune. Il “libro” è l’oggetto di questa esposizione e le artiste hanno creato il loro, dando vita a scenari personali e magici. L’impressione è quella di trovarsi di fronte a oggetti preziosi che come scrigni contengono gioielli, in questo caso, immagini, dipinti e parole.
Ci si accosta a queste opere contenute in nicchie, teche, angoli protetti, con lo stesso atteggiamento di quando ci si trova di fronte ad una reliquia, preziosa e delicata al tempo stesso. Molte volte, in passato, il libro come oggetto ha assunto la stessa sacralità delle Scritture che conteneva. La sua preziosa e monumentale custodia aveva la stessa funzione del portale di una cattedrale: varcare la soglia e mettersi in contatto con il divino, con lo spirito, con la pura essenza.
Il libro contiene la memoria, l’identità, la storia.
La sua fragilità è inversamente proporzionale alla sua potenza, ecco perché spesso un libro è anche temuto per le verità che rivela e ben lo comprese Jannis Kounellis nel suo splendido intervento all’alba della ricostruzione della biblioteca di Sarajevo quando fece diventare i libri stessi ossatura di un edificio che sarebbe risorto più forte di prima, ricostruito con la sua stessa essenza.
Trame è il frutto di un’indagine di otto donne sulla bellezza e suo valore salvifico; i temi ritornano, si intersecano e danno vita a storie intime e archetipi allo stesso tempo, in un unico spazio in cui vengono rappresentati i loro destini incrociati.
Serena Fumero
La mostra sarà visitabile al pubblico dal 9 marzo all’ 8 aprile 2017.
Il Fondaco è aperto nei giorni di giovedì, venerdì e sabato dalle ore 16.00 alle 19,00 e su appuntamento 339 7889565